Fiabe cinesi: Il racconto diventa festa (Mille e una fiaba Vol. 2) (Italian Edition) by AA. VV

Fiabe cinesi: Il racconto diventa festa (Mille e una fiaba Vol. 2) (Italian Edition) by AA. VV

autore:AA. VV. [VV., AA.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788809796805
editore: Giunti
pubblicato: 2015-12-08T00:00:00+00:00


MISTERI E MAGIE DEL SAGGIO TSO TZU

Verso la fine della dinastia Han visse il saggio Tso Tzu, che molto capiva di astrologia, di filosofia e di magia; ma ancora di più cono sceva l’animo umano e ben sapeva che quando un impero è in declino e ovunque regnano il disordine e la degenerazione, la cosa peggiore è possedere grandi ricchezze e la cosa migliore è non possedere nulla. A niente sarebbe servito in quella situazione rincorrere il successo e il profitto. Meglio era dedicarsi alla meditazione in montagna, dove tra rocce e caverne aveva trovato incise in una pietra le istruzioni per produrre un elisir che lo aveva reso capace di varie trasformazioni. In realtà, tanto numerose che se ne era persa in gran parte la memoria.

Il suo avversario, venuto a conoscenza dei suoi poteri magici, era Tsa Tsao, che da tutta una vita lo inseguiva, finché riuscì a farlo gettare in un carcere buio. “Non gli sia dato cibo per un anno intero” ordinò alle guardie.

Tuttavia non fu sufficiente. Passato l’anno senza cibo, Tso Tzu riapparve più sano e robusto che mai.

“Quale alimento sarà mai essenziale per la vita di questo essere magico?” si domandò Tsa Tsao. Ma il suo pensiero fu interrotto da una domanda perentoria: “Voglio uscire, perché so che vuoi uccidermi” affermò Tso Tzu.

Poi invitò Tsa Tsao a bere un sorso di vino, visto che stava per abbandonarlo. Quando giunse la coppa, Tso Tzu fece un gesto con la mano e il vino si separò in due parti. Ne offrì una a Tsa che però, diffidente e sospettoso, non bevve. Poi Tso gettò a terra la coppa e scomparve nel cielo con il volo di un uccello.

La rabbia di Tsa Tsao crebbe: era stato umiliato e nuovamente il saggio Tso se l’era svignata. Ordinò che fosse arrestato, non appena l’avessero avvistato.

C’era nella zona un grande gregge di pecore. Certamente Tso Tzu si era trasformato in una di loro. Ma come riconoscerlo? Erano tutte uguali. Certamente si era nascosto nel gregge, perché c’era una pecora in più: ma qual era?

Passò il tempo e qualcuno scoprì dove Tso Tzu fosse finito e lo condusse a Tsa Tsao, che lo arrestò di nuovo. Ovunque s’annidano spie e traditori. Tso fu preso non perché non potesse fuggire, visto che sempre avrebbe potuto mettere in salvo la propria persona. Fu preso perché voleva farsi catturare per mostrare i poteri magici di cui disponeva.

Fu gettato in carcere. Si presentò l’aguzzino per torturarlo e vide che c’erano due Tso: identici. Qual era il vero? Quale il falso? Tsa Tsao ordinò che venissero uccisi entrambi ma ancora una volta li perse tutti e due. Tso scappò: si dileguò nell’aria. Evaporò come vapore trasparente nel fumo della città. Fu ordinato che si chiudessero le porte e che nessuno uscisse. Poi fu diramato un identikit: è un essere cieco da un occhio e veste di nero. E tutti divennero ciechi da un occhio e vestiti di nero. Non c’era verso di riconoscerlo.

Tsa Tsao, in preda alla collera, ordinò alle guardie che tutti fossero uccisi: chiunque s’incontrasse per strada.



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